recupero crediti Roma


SOS RECUPERO CREDITI poiché è una società tra avvocati, e grazie alla rete sul territorio nazionale di professionisti specializzati nel settore, è in grado di garantire assistenza anche nella fase giudiziale di recupero del credito.

Per l’attivazione del servizio è previsto un costo di soli € 150,00 tutto incluso.

Vediamo meglio in cosa consiste il servizio di recupero crediti giudiziale.

Attivazione del recupero crediti in 24 ore.

Riteniamo che la velocità sia fondamentale per garantire l’efficacia dell’azione di recupero crediti.
Ricevuta tutta la documentazione necessaria da parte del cliente, entro 24 ore verrà formato il relativo fascicolo e si procederà alle fasi successive.

Lettera di messa in mora firmata da un avvocato.

Entro 48 ore dall’apertura della pratica l’avvocato provvederà alla redazione ed all’invio di una lettera di sollecito al pagamento di quanto dovuto entro un termine di 7 giorni.
La lettera verrà inoltrata a mezzo pec (posta elettronica certificata) o, se il debitore non dovesse essere in possesso di un indirizzo pec, si procederà a mezzo lettera raccomandata a/r.

Solleciti telefonici settimanali.

Trascorsi 7 giorni dal ricevimento della lettera di messa in mora, qualora il debitore non abbia provveduto al pagamento, si procederà a solleciti telefonici con cadenza settimanale per un massimo di 2 mesi.
Il nostro modo di operare è frutto dell’esperienza maturata nel settore, sarebbe controproducente tartassare ed intimorire il debitore con frequenti solleciti. Per la buona riuscita di recupero del credito è fondamentale capire le motivazioni per cui il debitore ritardi nei pagamenti e stabilire una collaborazione al fine di trovare una soluzione di rientro sostenibile.

Predisposizione dell’accordo transattivo/piano di rientro.

Nel caso in cui si riesca a raggiungere un accordo con il debitore, verrà predisposto, dall’avvocato che segue la pratica, un piano di rientro in cui vengono formalizzati gli accordi raggiunti con il debitore. Il documento ha l’importante funzione di far si che, qualora il debitore non dovesse rispettare quanto stabilito, si possa agire in maniera più efficace nella fase giudiziale di recupero del credito.

Predisposizione del ricorso per decreto ingiuntivo.

Qualora non fossero andati a buon fine i solleciti bonari per indurre il debitore all’adempimento né le trattative in sede di conciliazione obbligatoria, sarà necessario procedere al ricorso per decreto ingiuntivo. Il ricorso sarà predisposto dall’avvocato che segue la pratica ed è diretto ad ottenere da parte del Giudice un intimazione formale al pagamento del debito con l’avviso che, se trascorsi 40 giorni dalla notifica il debitore non abbia provveduto, può subire il pignoramento dei beni.

Atto di precetto.

Quando il decreto ingiuntivo è divenuto definitivo, cioè sono trascorsi inutilmente i 40 giorni previsti dalla notifica del provvedimento del Giudice, si procederà a notificare al debitore l’atto di precetto. Questo consiste nell’ultimo tentativo di sollecito al pagamento da parte del debitore al quale si fornirà un termine di 10 giorni. Se anche questo ultimo sollecito non è andato a buon fine, si procederà definitivamente all’azione esecutiva con il pignoramento dei suoi beni.

Azione esecutiva.

È diretta ad ottenere coattivamente la riscossione del credito vantato. Essa si distingue in 3 differenti tipologie:
Pignoramento mobiliare: ad essere pignorato è un bene mobile (es. vettura, elettrodomestici, ecc.). Il bene verrà pignorato e venduto all’asta in modo da soddisfarsi su quanto ricavato dalla vendita.
Pignoramento immobiliare: ad essere pignorato è un bene immobile di proprietà del debitore (es. abitazione, terreno, ecc.). Anche in questo caso si procederà al pignoramento e poi alla vendita all’asta del bene in modo da soddisfare il credito sulla somma ottenuta dalla vendita.
Pignoramento presso terzi: con la quale si ottiene il pignoramento delle somme detenute da terzi, in modo tale che queste somme non vengano consegnate al debitore ma direttamente nelle mani del creditore. Un ipotesi può essere il pignoramento di un credito che il debitore vanta nei confronti di un terzo, in questo caso, appunto, il terzo pagherà direttamente il creditore.

Istanza di fallimento.

La predisposizione di un istanza di fallimento.
Questo è un importante strumento a favore del creditore poiché il debitore, per evitare il rischio di essere dichiarato fallito, potrebbe cercare di trovare un accordo con il creditore. il pignoramento di un credito che il debitore vanta nei confronti di un terzo, in questo caso, appunto, il terzo pagherà direttamente il creditore.